Si è svolta nei giorni scorsi, a Bruxelles, una riunione del “RSPG”, (Radio Spectrum Policy Group), organismo che, nell’ambito della Commissione europea (Direzione generale per le reti di comunicazione, contenuti e tecnologia), si occupa di problematiche relative allo spettro radioelettrico.
In particolare, nell’ambito del c.d. gruppo di lavoro “Good offices” (impegnato a favorire gli accordi bilaterali tra Paesi radioelettricamente confinanti) sono state affrontate alcune questioni riguardanti il coordinamento (lato adriatico) del T-Dab tra l’Italia da una parte e Croazia e Slovenia dall’altra.
Si legge nel report dei lavori che l’Agcom conta di pubblicare il piano di assegnazione delle frequenze Dab, conformemente agli accordi internazionali dell’Italia (frequenze coordinate nell’ambito di Ginevra 06, oltre ad accordi di coordinamento bilaterali) prima della fine del corrente anno (salvo ritardi dovuti alla nomina del nuovo Consiglio Agcom).
L’Italia – prosegue la nota – continuerà l’attività di coordinamento bilaterale con i Paesi radioelettricamente confinanti (Francia, Monaco, Vaticano, Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania, Grecia e Malta).
Il piano Agcom potrebbe prevedere 3 blocchi t-dab nazionali e 3 blocchi t-dab locali. Questi ultimi saranno diversi tra regioni confinanti, così da evitare mutue interferenze.
Il documento rileva che il nuovo piano T-Dab non potrà, comunque, essere avviato se non prima dell’attuazione del nuovo Pnaf Dvb-t nell’area adriatica (da dicembre 2021 a giugno 2022).
Il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha apprezzato l’intenzione dell’Italia di proseguire nell’attività di sviluppo di accordi bilaterali, finalizzata all’ottenimento di un maggior numero di frequenze coordinate per l’Italia o, comunque, una migliore distribuzione delle stesse rispetto all’Accordo di Ginevra 06, per consentire la pianificazione anche di un numero adeguato di reti locali per la radio digitale. Tale intenzione era stata, tra l’altro, annunciata dal Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli nel corso della sua recente audizione alla Camera.
“Occorre – ha dichiarato Rossignoli – che venga risolta al più presto l’attuale situazione che penalizza fortemente l’emittenza locale, che in oltre due terzi del territorio italiano non può, allo stato, ancora trasmettere in Dab+ per mancanza di frequenze disponibili. Ciò al fine di evitare di maturare un gap rispetto agli operatori nazionali che già trasmettono in digitale in molte aree del Paese.”
(Nella foto: l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo)
10/7/19 – Radiofonia. Oggi due audizioni di Aeranti-Corallo in Agcom