(12 maggio 2023) Marco Rossignoli e Luigi Bardelli sul nuovo TeleRadioMagazine parlano di digitale radiofonico DAB+, transizione al DVB-T2/HEVC, prominence nei dispositivi di ricezione Tv e Radio, e molto altro.
È nato questo mese il nuovo strumento di comunicazione edito da Aeranti-Corallo rivolto alle imprese del proprio sistema associativo e agli stakeholder del comparto radiotelevisivo italiano.
Si chiama TeleRadioMagazine ed è il supplemento mensile al periodico quindicinale TeleRadioFax, rinnovato nella veste grafica, che dal 1999 garantisce informazione di categoria agli operatori del settore. Ogni mese sarà ospitato un protagonista del mondo istituzionale afferente al settore radiotelevisivo.
Come primo numero, diamo il via a questa iniziativa sentendo il coordinatore di Aeranti-Corallo e presidente Aeranti, avvocato Marco Rossignoli, e il componente dell’esecutivo Aeranti-Corallo e presidente Corallo, dottor Luigi Bardelli.
Perché TeleRadioMagazine?
TeleRadioMagazine: Innanzitutto, chiediamo il perché di questa novità editoriale, perché un nuovo strumento mensile di informazione?
Marco Rossignoli: Nel quadro dell’azione rappresentativa di Aeranti-Corallo, abbiamo deciso di implementare la già ben strutturata attività di informazione della nostra federazione, affiancando questo supplemento mensile al periodico quindicinale TeleRadioFax e alle centinaia di circolari che inoltriamo annualmente alle imprese del nostro sistema associativo.
L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di approfondire i temi di maggiore interesse nel nostro comparto nell’attuale momento di profondo, continuo cambiamento. Per questo il TeleRadioMagazine presterà attenzione non solo agli aspetti normativi e regolamentari del settore, ma anche alla tecnologia, un terreno su cui si concentra in buona misura l’interesse degli imprenditori, sia dal punto di vista delle ambizioni produttive, sia su quello, anche più strategico, della distribuzione dei contenuti prodotti.
Luigi Bardelli: Quando la complessità è grande, diventa importante impegnarsi maggiormente nel garantire adeguati strumenti di narrazione e comprensione della realtà. Questo aiuta le imprese ad avere una visione d’insieme e ad orientare meglio le scelte individuali.
Il TeleRadioFax resta il quindicinale attento all’informazione di servizio, un foglio leggero, ma efficace per seguire l’attualità dei temi e le scadenze del settore specificamente italiano. Il TeleRadioMagazine sarà uno spazio per ospitare voci autorevoli, trattare alcune notizie sempre di settore, ma di maggior respiro, anche europee ed internazionali.
I temi del momento
TRM: Approfittiamo dell’incontro per una sintesi delle ‘parole chiave’ su cui è focalizzato il dibattito in ambito radiotelevisivo. Come prima parola, quale scegliereste?
LB: Non per fare facili giochi di parole, ma il primo termine che mi sento di evidenziare è quello della cosiddetta ‘prominence’, come spesso accade un anglicismo che abbiamo adottato e che significa ‘risalto, importanza’. L’Agcom ha avviato ad inizio anno una consultazione pubblica sulle linee guida e sulle prescrizioni regolamentari che hanno lo scopo di garantire la prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale.
MR: In tema di prominence riteniamo, in primo luogo, che debba essere confermato l’obbligo rigoroso di installazione del sistema di numerazione LCN su ogni dispositivo idoneo alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre. Inoltre, riteniamo che, su tutti i dispositivi connessi, debbano essere individuate anche ulteriori soluzioni tecniche che garantiscano adeguata accessibilità e visibilità ai contenuti dell’emittenza televisiva e radiofonica locale con la previsione contemporanea su ogni tipologia di dispositivo di svariate modalità di fruizione di tali contenuti.
Infatti, le soluzioni ipotizzate dallo schema di provvedimento che l’Agcom ha sottoposto a consultazione pubblica non appaiono idonee ad evitare il rischio di marginalizzazione della emittenza televisiva locale rispetto a quella nazionale.
Soluzioni tecniche adeguate devono, inoltre, essere individuate per l’accesso ai contenuti radiofonici a bordo delle autovetture dove l’ascolto di tali contenuti è particolarmente intenso.
Aeranti-Corallo ritiene, altresì, necessario che tutti i telecomandi dei dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre debbano essere obbligatoriamente dotati dei tasti numerici per l’accesso alla numerazione LCN e che tali tasti siano utilizzabili dall’utente in qualsiasi ambiente del dispositivo. Inoltre nessun telecomando dovrebbe contenere tasti per l’accesso diretto ai servizi a pagamento.
Non solo prominence
TRM: Il tema della prominence è rilevante, ma certo non è il solo…
LB: La modalità d’accesso ai programmi è una questione molto delicata e riguarda il ruolo dell’emittenza locale e la valorizzazione o meno dei suoi palinsesti, ma sul tavolo c’è anche una questione tecnologica assai importante relativa alla distribuzione dei programmi stessi. La transizione al digitale televisivo di seconda generazione ha generato numerosi problemi tecnici alle emittenti televisive locali, molti dei quali oggi non hanno ancora trovato un’adeguata soluzione.
MR: Inoltre, va mantenuta in via esclusiva la banda 470 -694 Mhz per la diffusione televisiva terrestre ed è assolutamente necessario che venga fissata al più presto e comunque entro il corrente anno la data per il passaggio definitivo dell’intero sistema televisivo nazionale (tv nazionali e tv locali) alle trasmissioni con tecnologia DVB-T2/HEVC.
Infatti, con le attuali trasmissioni in DVB-T/MPEG-4 l’emittenza televisiva locale ha spazi radioelettrici troppo ridotti per poter diffondere i programmi con adeguata qualità tecnica. Tale situazione sta causando gravi danni al nostro comparto con evidenti ricadute in termini occupazionali e di pluralismo informativo. La fissazione della data per il passaggio al DVBT-2/HEVC genererà, peraltro, una forte accelerazione della vendita dei televisori e dei decoder idonei alla ricezione della nuova tecnologia, con la conseguenza che l’utenza giungerà sicuramente organizzata all’appuntamento con la transizione.
Sul punto occorre, altresì, considerare che negli ultimi anni vi è già stato un forte sviluppo del mercato delle smart-tv che sono predisposte anche per la ricezione DVB-T2/HEVC.
Venendo alla radio
TRM: Non solo la televisione, ma anche il comparto radiofonico italiano sta vivendo una transizione.
MR: Parlando di radiofonia, va chiarito senza esitazione che l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali DAB+ debba avvenire senza neppure immaginare che possa sostituire le trasmissioni analogiche FM.
Queste ultime vanno tutelate anche rispetto alle pretese avanzate in alcune sedi internazionali; gli attuali equilibri radioelettrici in Fm sono stati raggiunti negli anni anche con i Paesi esteri confinanti e vanno conservati e salvaguardati; anche perché, agendo diversamente, assisteremmo alla penalizzazione di molte reti di trasmissione radiofoniche italiane.
Le recentissime linee guida relative alle procedure di assegnazione dei diritti d’uso per le reti locali DAB+, rappresentano un passaggio molto importante per uno sviluppo ordinato delle trasmissioni radiofoniche digitali, che valorizza il ruolo degli editori radiofonici locali.
Con l’assegnazione di tali diritti di uso l’emittenza radiofonica locale potrà affiancare le trasmissioni digitali DAB+ alle trasmissioni FM analogiche e alle trasmissioni IP in una logica di diffusione multipiattaforma. Finalmente l’emittenza locale può passare dalla fase di sperimentazione in alcune limitate aree geografiche alle trasmissioni a regime su tutto il territorio nazionale realizzando così una presenza nel mercato radiofonico digitale analoga a quella del mercato analogico, dove la radiofonia locale ha oltre 19 milioni di ascoltatori nel giorno medio, con cinque regioni dove la radio più ascoltata è una radio locale.
LB: Pertanto è molto importante che le trasmissioni digitali radiofoniche vadano a regime con il rilascio, nel più breve tempo possibile, dei diritti d’uso definitivi anche per le emittenti locali, così da evitare il rischio di essere svantaggiate rispetto all’emittenza radiofonica nazionale. Comunque sarà necessario individuare risorse aggiuntive nelle regioni dove c’è scarsità di frequenze rispetto alle necessità.
Conclusioni
TRM: Qualche nota conclusiva sulle urgenze del settore?
MR: Posso dire senza dubbio che tema cruciale per l’intero sistema è quello relativo ai contributi di cui al DPR 146/2017. Parliamo di risorse indispensabili ed è importantissimo che tale forma di sostegno per l’emittenza locale, commerciale e comunitaria venga confermata senza alcun ulteriore taglio della relativa copertura finanziaria. Su questo tema Aeranti-Corallo sarà particolarmente attenta.
LB: Per concludere, una nota sulla riforma del Codice Media e minori e sulle norme per la Par Condicio. Non ha senso che per il settore radio e tv valgano regole particolarmente restrittive, quando poi vediamo che alle altre piattaforme digitali, a internet ed ai social network in primis sia consentita una totale mancanza di regole e si registrino blandi controlli. Anche questa è una disparità a danno delle nostre imprese radiotelevisive che chiediamo sia corretta. Lo chiediamo nell’interesse delle emittenti, ma anche e maggiormente nell’interesse dei cittadini. (AR)
Vedi anche:
Save the date – 21 Giugno, a Roma, torna il RadioTv Forum di Aeranti-Corallo
TeleRadioMagazine – supplemento mensile al TeleRadioFax di Aeranti-Corallo – n. 1/2023